La GU n. 66 del 19 marzo 2012 pubblica il decreto ACE. La disposizione è stata introdotta dall’art. 1 del Dl 201/2011 con l’obiettivo di favorire il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese. Il metodo esclude dalla base imponibile del reddito d’impresa il rendimento nazionale dei nuovi apporti di capitale di rischio e degli utili reinvestiti in riserve di capitale. Un aliquota percentuale interviene proprio sulla variazione di capitale rispetto al capitale esistente alla chiusura dell’esercizio 2010. Per i primi tre anni la misura percentuale di questa aliquota si attesta al 3%, successivamente sarà stabilita con decreto entro il 31 gennaio di ogni anno. Si segnala un chiarimento del decreto attuativo in merito al fatto di considerare o meno conferimento di denaro la rinuncia ai finanziamenti da parte dei soci. Ebbene, è precisato che rilevano come elementi positivi della variazione del capitale proprio ai fini della determinazione dell'ACE anche le rinunce incondizionate dei soci alla restituzione di crediti verso la società.